Partenza da Borgo San Giovanni.
Percorrendo via Garibaldi e successivamente via Aldo Moro, proseguire per la località Ca’ de Geri. Passando per questa località si arriva a Domodossola.
Da qui percorrere la SP205, in fondo al centro abitato girare a destra e proseguire fino a Vidardo.
Attraversare il paese e proseguire per Sant’Angelo Lodigiano seguendo le indicazioni.
A Sant’Angelo Lodigiano si possono visitare:
Il Castello Morando Bolognini: sorto nel XIII secolo, sulle sponde del fiume Lambro in posizione strategicamente favorevole per il controllo del traffico fluviale verso Milano, il Castello di Sant’Angelo è stato realizzato secondo l’architettura militare lombarda, a pianta quadrilatera e torri angolari. Da struttura militare della Signoria di Milano, fu trasformato in dimora estiva da Regina della Scala, moglie di Bernabò Visconti, la quale, nel 1383 fece costruire la torre Mastra e aprire le belle finestre a bifora, con una spesa di 100.000 fiorini d’oro, come documentato dalle cronache del tempo. Nel 1452, con il passaggio del potere del ducato di Milano dai Visconti agli Sforza, il feudo e il Castello furono donati, da Francesco Sforza, a Michele Matteo Bolognini, che ricevette in quell’occasione il titolo di Conte. Negli anni successivi il Castello visse il susseguirsi delle vicende politiche e militari che hanno interessato la Regione Lombardia. La proprietà rimase comunque della famiglia Bolognini sino all’ultimo discendente, il conte Gian Giacomo Morando Bolognini, il quale, all’inizio del 1900, realizzò importanti opere di restauro.
Al suo interno il Castello Bolognini ospita tre importanti musei: il museo Morando Bolognini, il museo di storia dell’agricoltura e il museo del pane.
Proseguendo con il percorso, si giunge alla casa natale di Santa Francesca Cabrini che nacque a Sant’Angelo Lodigiano da un famiglia cattolicissima il 15 luglio 1850. Fondò nel 1880 a Codogno l’Istituto delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù. La sua opera missionaria inizia nel marzo del 1889 ed è diretta principalmente verso gli Stati Uniti, il centro e il Sud America.
Per la sua grande opera Pio XI la proclamò Beata il 13 novembre 1938 e Pio XII la canonizzò il 7 luglio 1946. Nel 1950 lo stesso Pio XII la dichiarò patrona universale degli emigranti.
La sua casa (nella via a Lei dedicata) è ora trasformata in piccolo museo e centro di documentazione cabriniana con centinaia di pubblicazioni di vario genere e in diverse lingue, oltre a importante materiale cabriniano portato da diverse parti del mondo. Accanto, nella piazza XV luglio, sorge il monumento “ a Santa Francesca Saverio Cabrini e all’emigrante”, opera dello scultore Enrico Manfrini. La basilica cabriniana – primo santuario mondiale della Santa- arieggia lo stile del rinascimento bramantesco. La sua costruzione è recente: risale agli anni Trenta ed è anche dedicata al Patrono della Comunità Barasina, S.Antonio Abate.
Per tornare a Borgo San Giovanni alla Trattoria Ferrari ripercorrere lo stesso tragitto al contrario.


Casa natale di Santa Francesca Cabrini


Basilica dei SS. Antonio Abbate e Francesca Cabrini


Museo Storico Artistico Morando Bolognini


Castello Bolognini